Acquario Marino Tropicale

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ermoto
view post Posted on 1/11/2011, 11:18     +1   -1




un saluto a tutti. Avvio questa discussione per invogliare qualcuno ad avvicinarsi al mondo un pò sconosciuto su questo forum degli acquari marini. Premetto che non ho nessuna esperienza, però visto le svariate letture che ho fatto nelle notti insonni volevo mettere a vostra disposizione le conoscenze base che in parte ho acquisito. Io purtroppo per vari motivi personali non ho la possibilità di allestirne uno (anche se la scimmia urla!) però se qualcuno di voi lo volesse fare potrei cercare di avventurarmici con lui.
A differenza di quanto in genere si pensa può non essere ne difficile ne troppo costoso avviare un acquario marino tropicale, dipende da cosa si vuole. Esistono 2 tipi di acquario: quello di soli pesci e quello di barriera con invertebrati, coralli molli e duri. Entriamo più nel dettaglio.
Acquario si soli pesci: è più facile da realizzare e controllare, in quanto il range di valori dell'acqua è meno ristretto rispetto a quello con i vari invertebrati, richiede meno luce, però è esteticamente più scarno e richiede cambi più frequenti rispetto ad un acquario ben bilanciato con pochi pesci e molte rocce vive e invertebrati.
Valori dell'acqua: PH 8-8,3 ; Kh superiore a 7-8° ; NO2 0 mg/l ; NO3 sotto i 30 mg/l ; ammoniaca NH3 / ammonio NH4 (0 mg/l) ; tenere sotto controllo i fosfati pena proliferazioni algali; tasso di salinità (esprime in grammi il peso dei sali contenuti in un chilo d'acqua) 34” - 36”. La salinità è direttamente correlata con la densità dell'acqua e in questo caso ci viene in aiuto il densimetro. La densità corrispondente alla salinità sopracitata dovrebbe essere compresa tra i 1022 e 1024. Temperatura dell'acqua 25°. Attenzione i densimetri in genere sono tarati per misurare la densità (e quindi la salinità) a una determinata temperatura, in genere proprio a 25°
Insomma apparte il ph, decisamente più alto, e la salinità, rispetto ai soliti acquari dolci i valori sono molto simili agli acquari a cui siamo abitualti. L'acqua può essere preparata con la comune acqua di rubinetto, se quest'ultima ha valori decenti, con l'aagiunta dei sali repribili sul mercato. La luce in questo tipo di acquari è importante per la microflora che abita la vasca e che ha un ruolo importante nello smaltimento delle sostanze organiche, ma non è necessario raggiungere valori elevatissimi in termini di w/l. Non ho trovato per ora un valore minimo però indicativamente si può stare sotto 1 w/l che a quanto ho capito è il minimo insindacabile per tenere coralli molli.

Acquario di barriera con invertebrati: A differenza di quello di soli pesci ha bisogno di una maggiore attenzione e cura e di solito anche di attrezzature supplementari e quindi costi maggiori. Infatti i valori dell'acqua sono più restrittivi, i nitrati devono avvicinarsi il più possibile allo 0, i fosfati idem e vanno controllati con cura. Bisogna tenere conto anche di nuovi valori quali il calcio che è di fondamentale importanza per gli invertebrati e per altri organismi e in certi casi può essere veramente consumato in fretta in questo tipo di vasche. Il discorso luce qui cambia, spesso si utilizzano lampade hql o comunque una grossa batteria di neon per portare l'illuminazione ad almeno 1 w/l per poter inserire qualche corallo molle salendo ancora pe i duri che sono ancora più esigenti, i costi di gestione incominciano a salire. L'acquario di barriera se si fa un buon investimento iniziale per comprare attrezzatura idonea e di qualità può non essere troppo difficile da tenere con delle dovute accortezze. Prendendo invertebrati resistenti e mettendo pochi pesci, con una manutenzione regolare e precisa, si viene a ricreare col tempo un'ambiente armonioso che tende ad autosostenersi in cui i cambi arrivano ad essere ridotti all'osso.

Allestimento e gestione

La vasca: Come al solito più è grande e meglio è, più facile da gestire per via dei valori più stabili (ma anche più costosa!). Si consiglia di non scendere sotto i 100 120 l in quanto poi diventa tutto più difficle.

Parliamo un po dei metodi di gestione e filtraggio. Il discorso non è semplicissimo, mi sono fatto giusto un idea di come funzionano le cose.
Partiamo col classico filtro biologico che noi tutti ben conosciamo. E' economico, efficace nello smaltire ammoniaca e nitriti ma in genere i nitrati e fosfati che ne escono vanno asportati con i cambi. Come abbiamo detto la gestione di un acquario di soli pesci ci consente di chiudere un occhio sul valore dei nitrati e fosfati, purchè esso non diventi eccessivamente alto, più o meno come siamo abituati col dolce. Ma in un acquario di barriera i nitrati e fosfati vanno praticamente eliminati in quanto estremamente più dannosi per i delicati invertebrati e quindi il fitro biologico non è la soluzione più adatta se attuata da sola. L'uso di un denitrificatore è utile per sopperire in parte a questo problema, ma come sappiamo è di difficile regolazione ed è potenzialmente pericoloso se non lo si controlla. Un ottimo filtro biologico con funzioni anche denitrificanti potrebbe essere più adatto.
Metodo berlinese: si introduce in acquario poco fondo (o addirittura non se ne introduce) e una grossa quantità di rocce vive provenienti dai mari tropicali, circa un kg ogni 5 l d'acqua. Le rocce vive riescono a differenza dei comuni filtri biologici a chiudere il ciclo dell'azoto quindi ad eliminare completamente o quasi del tutto nitrati e fosfati. Questo perchè essendo abitate da tanti organismi, con una enorme biodiversità, e molto porose trasformano ammoniaca e nitriti in nitrati in superfice con processi aerobici e in profondità tramite processi anaerobici trasformano i nitrati e fosfati in gas (mi pare!) emanando bollicine che si disperdono in superfice. E' il metodo più utilizzato ai giorni nostri, in abbinamento con l'utilizzo di uno skimmer (schiumatoio) che aiuta la filtrazione naturale eliminando alla radice tramite la schiumazione buona parte delle sostanze organiche che altrimenti deovrebbero essere decomposte dagli organismi.
DSB (deep sand bed): questo sistema ricalca un po nei principi il precedente però invece che affidare la decomposizione delle sostanze organiche ad un grosso quantitativo di rocce la si affida ad un alto letto di sabbia. Il principio è lo stesso del berlinese: ai primi strati di sabbia si affida la decomposizione aerobica delle sostanze organiche ed agli starti più profondi spetta la decomposizione anaerobica per chiudere il ciclo dell'azoto. La particolaratà di questo fondo è che la maturazione consiste non solo nel far popolare il fondo di microorganismi come particolari alghe batteri, ma anche di esseri quali vermi ed altri invertebrati di vario tipo che hanno l'importante funzione di rivoltare il fondo consentendo l'ossigenazione dei primi starti e la fuoriusciuta delle bollicine di gas prodotti dalla decomposizione delle sostanze organiche. Senza essi il fondo si compatterebbe troppo portando a un mal funzionamento del sistema ed alle conseguenze che anche noi acquariofili dolci conosciamo. Questo tipo di filtraggio ha lo svantaggio di avere un tempo di maturazione lungo, superiore ai 3 mesi che indicativamente servono per per il berlinese. Questo perchè gli organismi che vivono nella sabbia devono diventare numerosi per evitare che pesci ed invertebrati da noi inseriti riescano a sterminarli. Anche col DSB è consigliato l'utilizzo di uno skimmer.
Nel marino è necessaria una buona movimentazione dell'acqua si parte da 20 volte il litraggio delle vasca. La movimentazione ha molteplici funzioni: (prendo pari pari da un altro sito)
- Ossigenazione: In un acquario marino non sono ovviamente presenti piante che possano fornire un adeguato apporto di ossigeno ai nostri ospiti (dai coralli ai pesci , tutti hanno bisogno in egual misura di respirare). Le pompe di movimento con la movimentazione superficiale che creano garantiscono appunto questo scambio gassoso alla vasca disperdendo la CO2 in eccesso ed arricchendo l’ acqua di ossigeno.
- Simulazione: In mare sono presenti correnti, onde e quant’altro possa muovere l’ acqua. Le nostre pompe appunto serviranno per dare questo effetto e creare un ambiente (anche da questo punto) familiare per i pesci ed i coralli che andremo ad ospitare . In molti casi si è visto che con un movimento superiore si stimola maggiormente la crescita di alcuni tipi di coralli duri.
- Coadiuvazione: Il movimento aiuta le rocce vive a svolgere al meglio il proprio lavoro facendo passare l’ acqua in mezzo evitando (pericolose) stagnazioni ed agevolando il compito filtrante delle rocce.
- Nutrizione : Un corallo non può muoversi ed ovviamente deve anche lui cibarsi . Non potendo muoversi e non potendo quindi cacciare come farà? Estenderà i propri polipi e aspetterà ( Avete presente il famoso: Se la Maometto non va alla montagna … ). Le pompe di movimento facendo circolare l’acqua attorno ai coralli apporteranno cibo, puliranno il corallo dalle mute, assicureranno un adeguato scambio gassoso.
- Desedimentazione e pulizia: L’acqua in movimento può arrivare in luoghi dove un sifone non potrebbe mai accedere. Mantenendo sempre in movimento i sedimenti farà si che questi non si accumulino e raggiungano lo skimmer dove saranno estratti dall’ acqua.

Dopo questa piccola infarinatura vi propongo un acquario facile ed economico per iniziare a macinare qualcosa di marino.
La mia idea era di creare un acquario di soli pesci con metodo DSB che mi pare meno costoso del berlinese ma comuque efficace. Come vasca farei un bel cubo 50x50x50. Strato di sabbia corallina fine di 10-12 cm diciamo quindi un 30 kg di sabbia (intorno ai 40-50 euro), qualche kg di rocce vive (un utente sul forum le vendeva a 9 euro al kg), non troppe perche col metodo DSB il fondo deve rimanere più libero ed ossigenato possibile. Le rocce non vanno appoggiate sulla sabbia per evitare di creare pericolose zone di ristagno e accumulo detriti, molti inseriscono tubi in pvc o cassette di frutta in plastica nella sabbia per tenere le rocce leggermente sollevate e far circolare l'acqua sotto.
Una pompa di movimento da 2000 l/h o più probabilmente qualcosa di meno, in quanto col dsb c'è il rischio di far volare la sabbia ed inoltre non ci sono coralli, (circa 20-30 euro) e un piccolo schiumatoio magari autocostruito interno oppure esterno. Di illuminazione metterei 25 w di luce fredda da 10000k più un attinico.
Per quanto riguarda la fauna inserirei 2 pesci pagliaccio (non sono sicuro si possano insrire in un acquario solo pesci), qualche lumaca e gamberetti (se non si sbranano gli esseri che popolano il dsb, bisogna informarsi meglio)

Per ora per quanto mi riguarda rimarrà solo un idea, però se qualcuno vuole prendere spunto! Solo spunto ovviamente per poi chiedere consigli ai più esperti.

Se qualche appassionato vuole postare per fare correzioni o aggiunte si faccia pure avanti. Ho postato quello che ho capito in base a ciò che ho letto ma dubito sia esente da errori!

Edited by ermoto - 1/11/2011, 13:42
 
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Francesco188
view post Posted on 18/11/2011, 00:28     +1   -1




Bella spiegazione gio :) anche io ho una mezza idea di fare una vasca marina ,per ora non posso perché sono spiantato senza un euro magari dopo natale se riesco a mettere qualcosa da parte posso pensare a una vasca di facile gestione senza bisogno di troppa illuminazione
 
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Mick Unoacaso
view post Posted on 6/2/2012, 12:59     +1   -1




Ermoto, ho letto la tua guida e posso condividere il 90% dei punti in oggetto.
Volevo però dire che in base alla mia esperienza, è sconsigliatissimo usare qualsiasi substrato che funga da filtro biologico proprio per i motivi da Te elencati.
Per chi inizia col marino posso dare un solo consiglio...spendere poco, molte volte vuol dire spendere male.
Il budget per un marino fatto ad arte, si aggira (grossolanamente) a 10-12 euro per litro.
Questo vuol dire che se abbiamo a disposizione 1000 euro da investire, è improbabile fare una vasca da 500 litri
Il fai-da-te e l'usato in questo senso aiutano parecchio (attenti agli acquisti online).
E' praticamente indispensabile l'uso di una sump per alloggiare schiumatoio e reattore di calcio, oggetti indispensabili se si vogliono allevare SPS.
Impensabile lesinare sull'illuminazione, dove i neon t8 sono obsoleti.
Al massimo t5, o meglio HQI.
Sui led, non mi esprimo anche se ancora non ho visto vasche durature illuminate dai led.
Ho 10 anni di esperienza, buone o cattive che siano nel marino, e sarei pronto a condividerle con tutti.
 
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ermoto
view post Posted on 6/2/2012, 13:42     +1   -1




Finalmente un utente esperto! hissà magari un giorno (anzi al 90%) mi ci dedicherò veramente! per ora non è il caso e rimango sul dolce! Anche se sono stato tentato più volte!
 
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Mick Unoacaso
view post Posted on 6/2/2012, 13:48     +1   -1




CITAZIONE (ermoto @ 6/2/2012, 13:42) 
Finalmente un utente esperto! hissà magari un giorno (anzi al 90%) mi ci dedicherò veramente! per ora non è il caso e rimango sul dolce! Anche se sono stato tentato più volte!

Speriamo presto vista la scarsa quantità di reef sardi :)
Pensa che il mio progetto a lungo termine ( in casa ancora da finire) è di 250x80(100)x70 con saletta dedicata.
:)
 
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view post Posted on 6/2/2012, 14:20     +1   -1

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Per una vasca come quella quanti watt ci vogliono??? 4000??? :D ahahahahah lavoreresti solo per pagare l'Enel :P
 
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Mick Unoacaso
view post Posted on 6/2/2012, 14:24     +1   -1




CITAZIONE (Mauro_85 @ 6/2/2012, 14:20) 
Per una vasca come quella quanti watt ci vogliono??? 4000??? :D ahahahahah lavoreresti solo per pagare l'Enel :P

Spero di accedere ai finanziamenti per il fotovoltaico.
Comunque come illuminazione sono circa 1500watt totali (3x400) più eventuali attinici (6x54w).
Il resto... non diGiamolooo XD
 
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view post Posted on 6/2/2012, 14:31     +1   -1

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Che poi il consumo per le lampade è solo una parte del totale necessario per mandare avanti un acquario.
Mi auguro che tu riesca a mettere in pratica la tua idea, in modo da farci pubblicità quando finirai in home page su Reefitalia :D ahahhaha
 
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Mick Unoacaso
view post Posted on 6/2/2012, 14:38     +1   -1




CITAZIONE (Mauro_85 @ 6/2/2012, 14:31) 
Che poi il consumo per le lampade è solo una parte del totale necessario per mandare avanti un acquario.
Mi auguro che tu riesca a mettere in pratica la tua idea, in modo da farci pubblicità quando finirai in home page su Reefitalia :D ahahhaha

Non credo ci finirà mai sulla home di RI :D
Lì sono Michele come nick-name (o misce80 nei vecchi post)
 
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